Laser

Introduzione

Laser è un acronimo di Light Amplification by Simulated of Radiation.

Ha quattro caratteristiche fondamentali:

  1. Monocromaticità: la luce laser ha una sola lunghezza d’onda e un colore caratteristico, definito in base al mezzo attivo che l’ha prodotto.
  2. Direzionalità: tutte le onde laser si muovono in un'unica direzione
  3. Coerenza: tutti i fotoni emessi si muovono in concordanza di fase tra loro.
  4. Brillanza: definita dalla potenza emessa per unità di superficie.

Laser sono classificati secondo il tipo di mezzo attivo (solido, liquido o gassoso) oppure secondo il range dello spettro della lunghezza d’onda.

Il tipo di materiale che costituisce il mezzo attivo determina la lunghezza d’onda del laser.

È possibile effettuare un’ulteriore distinzione tra laser in relazione alle modalità ed indicazioni di utilizzo in:

  1. chirurgici,
  2. transdermici,
  3. laser per epilazione progressivamente definitiva,
  4. laser per il trattamento delle lesioni pigmentarie (macchie) e rimozione tatuaggi,
  5. laser per il trattamento della patologia vascolare (couperose, capillari dilatati, teleangectasie, angiomi, ecc..)

Ogni laser è per definizione una luce coerente, collimata, monocromatica e di lunghezza d’onda definita dal tipo di sorgente. Un raggio laser che colpisce la superficie cutanea nell’impatto trova differenti strutture che per le loro caratteristiche condizionano interazione tra il raggio e il tessuto (target). I target sono rappresentati da acqua, melanina, emoglobina, emosiderina e pigmenti introdotti con mezzi fisici.

Ognuno di questi target prende la denominazione di cromoforo.

Ogni lunghezza d’onda ha una specificità verso un particolare target e proprio questa caratteristica, chiamata fototermolisi selettiva, definisce le peculiarità e gli ambiti di applicazione di ogni singolo laser.

L’applicazione delle apparecchiature laser in dermatologia e medicina estetica ha avuto un notevole slancio negli ultimi anni grazie alla loro eccezionale performance che si manifesta come: precisione, selettività d’azione, risultati straordinari, ma anche un tempo di recupero dei tessuti trattati veramente breve.

Laser chirurgico

I laser chirurgici sono di lunghezze d’onde meno numerose rispetto ai laser transdermici e a differenza di quest’ultimi non riconoscono i pigmenti, ma interagiscono con l’acqua contenuta nei tessuti.

Il laser chirurgico per eccellenza è il laser a CO2 che ha una lunghezza d’onda 10600 nm, impiegato nella chirurgia asportativa dermatologica, ma anche nella laser terapia delle ulcere dei tessuti molli, terapia antalgica, antiflogistica e in campo estetico per il ringiovanimento del viso e collo.

Laser chirurgici con applicazioni differenti e più mirate verso la patologia vascolare sono i laser a diodi 808 e 980 nm. Questi laser trovano impiego nel trattamento di microvarici e capillari dilatati del volto e arti inferiori, ma soprattutto in campo odontoiatrico.

Anche l’Erbium-YAG è un laser chirurgico, definito “freddo” per la sua incapacità di produrre l’effetto termico-coagulativo, trova il suo utilizzo nell’asportazione di lesioni benigni cutanee di modeste dimensioni e dermoabrasioni superficiali.

Le procedure di laserchirurgia vengono condotte in regime ambulatoriale ed in anestesia locale. Dopo il trattamento va applicata una crema antibiotica.

Una particolarità di tutti i trattamenti laser è rappresentata dall’elevata risposta dei tessuti operati alla luce solare. La luce solare può determinare la comparsa di un pigmento color camoscio detto emosiderina, che di norma viene riassorbito spontaneamente dopo 4-6 settimane. Per tale motivo l’esposizione alla luce solare dev’essere evitata fino a risoluzione degli esiti infiammatori dell’intervento. Pertanto è indicata una fotoprotezione con un filtro solare alto (50+).

Il ringiovanimento con il “Laser frazionato” (laser resurfacing)

I risultati più performanti si ottengono sulle persone dal fototipo chiaro con un foto danneggiamento marcato, rughe evidenti intorno alla bocca e contorno occhi o con cicatrici post-acneiche di profondità media-superficiale. Un effetto tensore generale sulla cute del viso e collo sarà pertanto evidente, ma non ci sarà modificazione radicale delle rughe di espressione che però risulteranno comunque attenuate. Il viso assumerà un aspetto più luminoso e turgido, migliorerà la sua idratazione e si attiva la neoproduzione del collagene.

La procedura del laser resurfacing frazionato è gestita da un sistema computerizzato, chiamato scanner. La dermoabrasione che si ottiene in questo modo è efficace e controllata.

Lo scanner regola profondità d’azione, conformazione, potenza del raggio luminoso e assume un aspetto geometrico. Questa possibilità di regolazione è la garanzia di personalizzare il trattamento sulle esigenze del paziente.

Dopo la procedura le zone trattate appariranno arrossate e leggermente edematose, questi effetti sono transitori e scompariranno nell’arco di alcuni giorni.

Bastano una o due sedute all’anno per avere una pelle più liscia, luminosa e giovane.

I laser vascolari

Tra le prime applicazioni degli apparecchi laser si collocano le ricerche per selezionare lunghezze d’onda specifiche per emoglobina, quali permettessero di operare su malformazioni vascolari di tipo artero-venoso. Nell’arco degli ultimi anni la tecnologia laser è stata perfezionata in modo notevole, permettendo oggi trattare svariate patologie vascolari del viso, tronco, arti inferiori in modo efficace e senza effetti collaterali.

Le condizioni che più frequentemente trovano indicazioni al trattamento del volto e del dècolletè sono rappresentate dall’eritrosi e dalle teleangectasie, in particolare nelle regioni zigomatica e quella circostante alla piramide nasale. Un’altra patologia trattabile è rappresentata dall’acne rosacea. Si tratta di una manifestazione flogistica del volto, associata alla presenza di vasi ectasici.

I laser più frequentemente utilizzati su queste patologie sono il Dye-laser, laser a Diodo ed il Neodimio-Yag.

Tra le sedute intercorrono tra 4 a 6 settimane, nel corso delle quali la cute trattata dev’essere mantenuta ben idratata mediante utilizzo delle creme lenitive. Il numero delle sedute è soggettivo, indicativamente potrebbero bastare 2-3 per il trattamento degli inestetismi del viso (couperose, rosacea), mentre per quanto riguarda gli arti inferiori, in assenza di insufficienza venosa (ecocolordoppler è sempre consigliabile di eseguire prima di intraprendere la laserterapia), le sedute sono in media 5. La risposta è comunque sempre molto soggettiva, legata alle peculiarità personali non modificabili.

La cute delle aree da trattare dev’essere ben detersa e idratata sera prima della procedura e non sottoposta a depilazione con qualsiasi mezzo nelle 24 ore precedenti il trattamento. La cute inoltre non dev’essere abbronzata, pertanto i trattamenti con i laser vascolari non vengono mai effettuati nei mesi estivi o in concomitanza con l’esposizione a lampade abbronzanti, che rappresentano una controindicazione assoluta.