Peeling

L’utilizzo del peeling con finalità estetiche si perde nella notte dei tempi. Già nei manoscritti dell’Antica Roma, dell’Egitto e della Grecia troviamo i consigli per le donne che volevano migliorare l’aspetto della pelle, renderla più candida e senza macchie. Nell’epoca moderna, il peeling diventa di tipo medico e viene impiegato in particolar modo in dermatologia per curare varie problematiche della pelle, soprattutto acne e invecchiamento cutaneo.

Per comprendere meglio la funzione del peeling facciamo un breve accenno di anatomia della pelle. Essa è costituita da tre strati fondamentali: epidermide, derma e ipoderma.

L’epidermide è lo strato più esterno, in costante rinnovamento; dalla superficie del suo strato corneo vengono costantemente eliminate delle cellule morte attraverso un processo chiamato desquamazione. Negli anni, tutti gli organi, compresa la pelle, tendono a perdere la capacità di rinnovarsi, per cui il meccanismo della desquamazione si allunga in modo considerevole ed ecco perché la pelle, con il tempo ,tende ad apparire opaca, disidratata e poco elastica. Per darle nuova vitalità è utile effettuare trattamenti, come il peeling, che accelerino l’eliminazione delle cellule morte dalla superficie cutanea, stimolando in contemporanea la formazione di nuove cellule dell’epidermide e del derma.

Il peeling medico professionale consiste in un’abrasione degli strati cutanei, effettuata mediante l’applicazione di un mezzo chimico acido, oppure fisico (particelle leviganti), allo scopo di attenuare le rughe superficiali, i danni acneici e le macchie ipercromiche; inoltre si avrà una stimolazione dei fibroblasti a produrre più acido ialuronico, elastina, collageno che danno tono, idratazione, luminosità e implemento alla pelle.

Possiamo quindi affermare che le indicazioni al peeling sono:

  • livellare le irregolarità di superficie cutanea
  • ridurre la produzione di sebo in eccesso, comedoni e altre manifestazioni acneiche
  • eliminare le cheratosi del viso e corpo
  • ridurre/eliminare le macchie ipercromiche
  • attenuare le rughe
  • ridurre il diametro dei pori dilatati
  • ridurre gli esiti cicatriziali
  • aumentare la levigatezza, il tono e la luminosità della cute

Prima del trattamento il medico effettua l’esame obiettivo della pelle, valutando le sue caratteristiche, il fototipo e il grado di danneggiamento. Questa valutazione è fondamentale per la scelta del peeling più idoneo.Durante il trattamento si può percepire un pizzicore/calore, sensazione ben tollerata nella maggior parte delle persone. In genere, la procedura dura circa 30 minuti, dopo di che si ritorna alla vita quotidiana senza limitazioni.

Le raccomandazioni post-peeling comprendono:

  1. Astensione assoluta dai raggi solari, lampade UV, sauna, freddo intenso, per almeno 7-15 giorni (la durata di tale astensione è condizionata dal tipo di peeling effettuato ed è stabilita dal medico specialista)
  2. Non staccare le eventuali croste formatesi dopo il peeling, ma lasciarle cadere spontaneamente per evitare l’insorgenza delle eventuali iperpigmentazioni
  3. Idratazione intensa della pelle, mediante applicazione più volte al giorno della crema lenitivo-idratante specifica.